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Amici di TraSacroESacroMonte
Luglio 2013
 
ore 15.30
MUSEO BAROFFIO E DEL SANTUARIO
VISITA AI CAPOLAVORI DEL MUSEO
 
ore 21.00
EROS PAGNI
CONVERSAZIONE CON LA MORTE

ATTENZIONE: Si ricorda che gli spettacoli si svolgono all'aperto. Data la temperatura fresca, si consiglia di portare una giacca o un maglioncino in più.
 
 
ore 21.00
CHICCO E BETTY COLOMBO
IL SACRO MONTE DEI BAMBINI - RIPETITORI

ATTENZIONE: Lo spettacolo è confermato: in caso di pioggia si svolgerà nel Santuario di Santa Maria del Monte
 
 
ore 15.30
MUSEO BAROFFIO E DEL SANTUARIO
TRA LE OMBRE DIPINTE. QUANDO L'OMBRA SVELA PIU' DI QUANTO NASCONDA
 
ore 21.00
ANDREA CARABELLI
TESTIMONI

Visualizza il programma completo >>
LUGLIO 2013, TERRAZZA DEL MOSÈ ORE 21.00
giovedì 4 EROS PAGNI
CONVERSAZIONI CON LA MORTE

di Giovanni Testori
con Tobia Scarpolini violoncello


Eros Pagni, uno tra i più grandi protagonisti della scena teatrale italiana, chiude la trilogia testoriana inaugurata gli scorsi anni con Factum est e Interrogatorio a Maria. Alla base di Conversazione con la morte vi è un vissuto biografico forte che porta Testori a calarsi nei panni di una voce monologante. Un vecchio autoreattore quasi cieco, segnato dalla morte della madre e da quella dell'amico discepolo, interpreta il proprio ultimo monologo. La morte è presente, si ha un incontro diretto e fisico con essa e con la parola, semplice e nuda. L'Io mostra il suo fondo di disperazione e la scomparsa è infine accettata come dolcissima compagna e unico fondamento di senso. L'intenzione del testo, destinato a uno spazio teatralizzato, è quella di collocarsi tra spiritualità e cultura, testimonianza e letteratura, preghiera e insegnamento.
martedì 9 CHICCO E BETTY COLOMBO
IL SACRO MONTE DEI BAMBINI - RIPETITORI

di Chicco e Betty Colombo
coproduzione Arteatro e Fondazione Paolo VI per il Sacro Monte di Varese


Due ricercatori devono redigere una Guida per ragazzi della Via Sacra e del borgo del Sacro Monte, ma incappano in un ripetitore situato poco distante da loro che interferisce con il lavoro, creando non poche difficoltà. Il ripetitore è metafora di un certo caos che rende il luogo sacro contaminato da troppi aspetti che poco hanno a che fare con la spiritualità. Il ripetitore è anche luogo di ricezione e rinvio di messaggi che nello spettacolo prendono forma di visioni nate dalla elaborazione notturna della Guida, e che colgono i protagonisti ai piedi del Santuario. Due angeli molto particolari forniscono ai conflitti della storia le soluzioni e i due ricercatori elaborano infine una nuova Guida, frutto della ritrovata chiarezza dei luoghi e dei loro significati. La Guida, anch'essa un ripetitore, risulta infatti un necessario compromesso tra l'aspetto didattico e l'attenzione al sacro e allo spirituale che il Sacro Monte propone con la sua presenza. Elementi questi mescolati con il gioco teatrale leggero e poetico che ha già contraddistinto lo spettacolo primo di Arteatro sul Sacro Monte dei Bambini del 2012. I due ricercattori dello spettacolo sono Betty e Chicco Colombo che continuano con questa produzione il loro lavoro su Sacro Monte, Via Sacra e ragazzi. Un percorso di attenzione ad aspetti e interpretazioni della Via Sacra che i ragazzi di oggi vivono a volte come esperienza lontana dai temi comuni del loro vivere moderno.
giovedì 11 ANDREA CARABELLI
TESTIMONI

di Luca Doninelli


Un attore e una sedia. Ecco gli ingredienti di questo semplicissimo ma gustoso monologo di Doninelli, autore insignito di importanti riconoscimenti tra cui il Premio Selezione Campiello e il Premio Grinzane Cavour. In due brevi atti si raccontano, con taglio contemporaneo e riferimenti enogastronomici, due dei miracoli compiuti da Gesù. Accadde a Cana è la storia delle nozze di Cana raccontata dal venditore di vini che fornisce alle nozze “il vino meno buono”. On the beach ha il sapore del pesce alla griglia e presenta il Signore nei panni di cuoco (Gv. 21, 1-14) sulla riva del lago di Tiberiade: a raccontare la vicenda è uno degli apostoli meno noti, san Giuda Taddeo, il santo dei miracoli impossibili. Il testo è stato scritto appositamente da Doninelli per Carabelli, giovane interprete di un teatro che assume la forma dell’essenzialità, discepolo del grande Sandro Lombardi.
martedì 16 ENRICO BALLARDINI E MASSIMO ZATTA
IL RAGAZZO DI NOÈ

da Eric-Emmanuel Schmitt
regia Valentina Maselli
coproduzione Ragtime e Fondazione Paolo VI per il Sacro Monte di Varese


1942: nel Belgio occupato dai nazisti il piccolo ebreo Joseph viene affidato dai genitori a Padre Pons che accoglie molti ragazzi ebrei sotto falso nome in una sorta di collegio, Villa Gialla. Qui Joseph rimane affascinato dai riti cristiani, come la messa a cui assiste per non destare sospetti, e vorrebbe abbandonare la fede degli antenati. Padre Pons però lo dissuade svelandogli un segreto meraviglioso: proprio come una sorta di Noè contemporaneo il sacerdote nasconde nella sua personale arca - la cripta di una chiesetta abbandonata - oggetti, musica e testi sacri della religione ebraica. Il sacerdote vuole essere sicuro che nessuna persecuzione distrugga millenni di cultura e sceglie Joseph come compagno di studi della Torah. Il bambino, con la curiosità e l'ingenuità tipica della sua età, cerca di capire attraverso le sue domande i grandi misteri della religione e degli uomini. E nel tentativo di fornire le risposte, proprio nel periodo più oscuro della storia, Padre Pons trova la forza di credere ancora nella bellezza di questo mondo.Lo spettacolo dà corpo e voce ai due protagonisti. Joseph, ormai adulto, ritorna ai giorni più difficili della sua esistenza, a quando venne allontanato dai propri genitori per ritrovarsi solo ad affrontare un mondo di cui ancora non riusciva a capire le regole. Ed è ricordando, evocando i fatti della preziosa storia d'amicizia, che Joseph rincontra Padre Pons e rinnova la propria fede negli uomini.
giovedì 18 MASSIMO POPOLIZIO
PILATO

da Il Maestro e Margherita di Michail Bulgakov
con Barbara Eramo vocalist e Stefano Saletti percussioni e strumenti a corda di tradizione greca e araba


Torna sul palcoscenico del festival uno dei più eclettici e originali attori della scena teatrale e cinematografica italiana, con uno spettacolo di musica e canti. Popolizio porta in scena uno dei passaggi cruciali di Il Maestro e Margherita: Ponzio Pilato. Si tratta del secondo capitolo, vero e proprio romanzo nel romanzo in cui lo scrittore russo reinterpreta la massima disputa morale della tradizione occidentale, quella tra il procuratore di Giudea Ponzio Pilato e Jeshua Ha-Nozri, il Cristo di Bulgakov.La voce narrante è di Pilato, un uomo dolorante, assillato, pieno di paure e incapace di celare tanto la propria insofferenza quanto lo straniamento provato sin dal primo incontro con quello strano uomo che gli è condotto innanzi.
martedì 23 REPLICA CHICCO E BETTY COLOMBO
IL SACRO MONTE DEI BAMBINI - RIPETITORI

di Chicco e Betty Colombo
coproduzione Arteatro e Fondazione Paolo VI per il Sacro Monte di Varese


Due ricercatori devono redigere una Guida per ragazzi della Via Sacra e del borgo del Sacro Monte, ma incappano in un ripetitore situato poco distante da loro che interferisce con il lavoro, creando non poche difficoltà. Il ripetitore è metafora di un certo caos che rende il luogo sacro contaminato da troppi aspetti che poco hanno a che fare con la spiritualità. Il ripetitore è anche luogo di ricezione e rinvio di messaggi che nello spettacolo prendono forma di visioni nate dalla elaborazione notturna della Guida, e che colgono i protagonisti ai piedi del Santuario. Due angeli molto particolari forniscono ai conflitti della storia le soluzioni e i due ricercatori elaborano infine una nuova Guida, frutto della ritrovata chiarezza dei luoghi e dei loro significati. La Guida, anch'essa un ripetitore, risulta infatti un necessario compromesso tra l'aspetto didattico e l'attenzione al sacro e allo spirituale che il Sacro Monte propone con la sua presenza. Elementi questi mescolati con il gioco teatrale leggero e poetico che ha già contraddistinto lo spettacolo primo di Arteatro sul Sacro Monte dei Bambini del 2012. I due ricercattori dello spettacolo sono Betty e Chicco Colombo che continuano con questa produzione il loro lavoro su Sacro Monte, Via Sacra e ragazzi. Un percorso di attenzione ad aspetti e interpretazioni della Via Sacra che i ragazzi di oggi vivono a volte come esperienza lontana dai temi comuni del loro vivere moderno.
giovedì 25 LUCA LAZZARESCHI
BARABBA

di Davide Rondoni
con Stefania Pepe e Matteo Bonanni


Rondoni, ispiratosi ai testi di Michel de Ghelderode e Pär Fabian Lagerkvist, riflette sulle conseguenze dell'incontro fra Cristo e Barabba e sulla salvezza, prima fisica e poi spirituale, del brigante. Barabba è metafora dell'uomo moderno, attratto dalla figura di Cristo ma al tempo stesso impacciato e incapace di vedere la via che lo conduce a lui.L'incontro inaspettato e inconsapevole segna profondamente Barabba che, divenuto insoddisfatto della sua vita criminale, continuerà a interrogarsi sulla figura di Gesù.Il brigante racconta la propria esistenza e il suo mutamento: il buio che a ondate lo pervade in galera, dove lo incontriamo, è metafora del cammino che lo porta alla redenzione.La narrazione è affidata a un raffinato protagonista della prosa italiana come Luca Lazzareschi.
martedì 30 ELISABETTA POZZI
GIOVANNA D'ARCO

di Maria Luisa Spaziani
regia Andrea Chiodi
con Simonetta Cartia e Francesca Porrini
musiche Daniele D'Angelo, scene Matteo Patrucco, costumi Ilaria Ariemme, disegno luci Marco Grisa
produzione Fondazione Paolo VI per il Sacro Monte di Varese


Sei canti in ottave di endecasillabi senza rima e un epilogo. Un poema che ai giorni nostri racconta quanto - nei secoli - tessitori, miniatori, letterati, poeti, musicisti, drammaturghi, storici, registi e attori tentarono di interpretare: la storia della Pulzella d'Orléans.Una delle più grandi interpreti della scena teatrale italiana, Elisabetta Pozzi, è la protagonista della nuova produzione nata in seno al festival. Uno spettacolo poetico di immagini semplici e musica, grazie anche allo straordinario incontro tra il testo e la potenza evocativa delle musiche firmate da Daniele D'Angelo. Il poemetto narra le gesta di Giovanna d'Arco attraverso fatti storici, battaglie ed episodi della vita della giovane eroina di Francia filtrati dalla fantasia della poetessa. La vicenda di una donna che scelse e pienamente fu. Una storia raccontata in prima persona dalla stessa protagonista, tanto che pare d'esserle seduti accanto ad ascoltare. Maria Luisa Spaziani, musa di Eugenio Montale tanto apprezzata dal premio Nobel e dall'intera critica contemporanea, attraverso la vicenda esemplare di Giovanna d'Arco suggerisce che "forse un angelo parla a tutti, eppure / in quel supremo momento pochi ascoltano".
 
 
 
 
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